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Anche se vengono installate soprattutto nei luoghi pubblici, di spettacolo e di lavoro, le lampade di emergenza si trovano anche nelle case. Spesso si adottano i modelli incassati nelle pareti che però devono essere disposti con criterio così da garantire un'illuminazione di emergenza a norma e un buon risultato estetico. In genere si tratta di dispositivi luminosi chiusi che racchiudono una o più lampadine fluorescenti, tuttavia vi sono anche sistemi alternativi che consentono di illuminare l'ambiente per un paio d'ore anche se l'energia elettrica va via. Sono più efficienti, più facili da pulire e da sostituire e meno invasivi per quanto riguarda l'inserimento negli ambienti domestici. Ad esempio si possono adottare lampadine a led tecnologicamente avanzate che garantiscono anche quattro ore di luce in caso di black out. Altre soluzioni sono quelle della ditta Beghelli: si tratta di lampade di emergenza in grado di autoripararsi.
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Per montare una lampada di emergenza in casa senza doversi rivolgere a un elettricista servono pochi attrezzi e un po' di manualità: si tratta di un lavoro per il quale bastano circa 30 minuti. Dopo aver acquistato il modello più adatto sia per le proprie esigenze che per i propri gusti si deve capire quale sia il posto migliore per posizionarla: è fondamentale prendere bene le misure della lampada così da essere sicuri che il dispositivo per l'illuminazione di emergenza non ingombri. Quindi si devono riportare le misure sulla parete con un pennarello, segnalando anche i punti dove fare i buchi di fissaggio con il trapano. Per il posizionamento e il montaggio è bene farsi aiutare da un'altra persona. Una volta effettuati i fori si prende la lampada e la si fissa alla parete: è necessario mettere due stop e fermare il tutto con delle viti. A questo punto si collega la lampada alla più vicina presa di corrente, magari usando una prolunga.
L'illuminazione di emergenza deve seguire alcuni requisiti indicati dalla norma europea UNI EN 1838: oltre al grado minimo di luminosità che deve garantire, deve segnalare e rendere identificabili facilmente le vie di fuga così che le persone possano seguirle agevolmente fino a raggiungere un luogo sicuro. Per questo le lampade vanno posizionate in maniera tale da essere ben visibili ad almeno 2 metri di altezza dal pavimento. Non devono abbagliare le persone. I segnali che indicano le vie di fuga sono uniformi e con pittogrammi illuminati o retroilluminati: il loro scopo è indicare la direzione da prendere per raggiungere nella maniera più rapida e sicura la più vicina uscita di emergenza. Devono trovarsi sulle scale, a ogni incrocio dei corridoi, su ogni porta e a ogni cambio di direzione. La manutenzione deve essere annua e deve avere un fattore di 0,8.
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