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Il giardino all’italiana nasce intorno all'anno 1000, quando inizia a impreziosire gli esterni delle più belle ville dell’epoca. La sua filosofia è interpretata al meglio dal celebre giardino di Boboli a Firenze. Si tratta di un giardino elegante e sontuoso, che per svilupparsi al meglio ha bisogno di spazi ampi, dove adaffascinare sono le siepi di forma geometrica curate nei minimi dettagli e le fontane che regalano spettacolari giochi d'acqua.I fiori e le piante vanno scelti e collocati in modo da garantire la massima armonia d'insieme. Per creare figure particolari, è possibile ad esempio prevedere delle aiuole tutte uguali da posizionare al centro delle siepi.Gli elementi d'arredo indispensabili sono le panchine, dove sedersi ad ammirare il proprio angolo di paradiso gustandone la pace. Nella progettazione giardini all'italiana si possono prevedere anche delle statue, capaci di donare un'allure davvero particolare che rimanda ai fasti del passato. Perfette le opere d'arte in marmo bianco e in stile classico, estremamente eleganti e caratteristiche della cultura del Belpaese.
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Chi si occupa dell'arte della progettazione giardini sa che il giardino all'inglese presenta una filosofia di fondo opposta a quella degli spazi verdi organizzati all'italiana.Se questi ultimi sono caratterizzati dal rigore delle forme, che talvolta può condurre ad un aspetto un po' artificioso, a regnare nei giardini all'inglese, nati nel '700 e sempre piacevolmente fioriti e con manti erbosi incredibilmente ordinati, è invece un'estrema naturalezza. Gli elementi architettonici, seppur presenti, non devono mai essere eccessivi e distogliere lo sguardo da quelli naturali. Le linee, che abbandonano la rigidità e la pulizia delle forme geometriche, sono deliberatamente più libere e devono far dimenticare di trovarsi all'interno di un giardino costruito dall'uomo.Non si parla ovviamente di disorganizzazione ma di uno schema libero, studiato per dare l'impressione di trovarsi immersi in un autentico paesaggio campestre. Anche le cascate o i laghetti intervengono in questo senso, contribuendo a creare un paesaggio rustico e spontaneo, quasi selvaggio come quello di un bosco, capace di risvegliare sensazioni uniche di vero contatto con la natura.
Il giardino pensile è molto in voga in questi ultimi anni, in quanto permette anche a chi abita in città e non dispone di un cortile convenzionale di progettare il proprio angolo di pace.Oltretutto, i giardini realizzati sul terrazzo hanno la capacità di ridurre l'inquinamento atmosferico e se studiati a dovere consentono di sottrarsi agli sguardi indiscreti dei vicini.I fiori e le piante che si sviluppano ad alta quota vanno comunque trattati come quelli dei più comuni giardini che circondano le abitazioni. Sarà importante disporli in modo razionale e considerare l'esposizione al sole sia per farli crescere rigogliosi che per prevedere comode zone d'ombra.Anche la divisione degli spazi richiede particolare attenzione, soprattutto se ad essere adibito a giardino è un terrazzino dalle dimensioni modeste.Chi invece è più fortunato e può contare su un'ampia terrazza, potrà trasformare il giardino pensile in una location perfetta non solo per rilassarsi in solitudine ma anche per consumare pasti all'aperto, ricevere parenti ed amici, fare bagni in piscina e organizzare fantastiche feste per divertirsi restando a contatto con la natura.
Il giardino zen è un vero angolo di pace, pensato per conciliare il pensiero e la meditazione.
Ma oltre a precise esigenze spirituali e filosofiche, la progettazione giardini all'orientale soddisfa anche determinati bisogni estetici. Con l'esasperata ricerca del minimalismo che contraddistingue l'epoca contemporanea il giardino zen diventa infatti incredibilmente di moda, grazie alla sua impareggiabile essenzialità.Oltre ad essere minimale, questo tipo di giardino è studiato nei minimi dettagli. Progettare uno spazio verde zen implica infatti posizionare ogni elemento in modo preordinato e tradizionale. Non solo: tutti i componenti sono collocati in modo da assumere un certo significato e un dato ruolo all'interno di un particolare percorso.Elementi fondamentali sono le pietre e l'acqua, anche se le fontane zen sono assolutamente diverse da quelle occidentali, non risultando per nulla ornamentali ma sobrie e discrete.Uno dei punti di forza del giardino zen è che è possibile realizzarlo anche in spazi molto angusti. Tuttavia, la sua tipica conformazione lo rende davvero lontano dalla cultura occidentale, che identifica i giardini con isole verdi fiorenti e rigogliose.Con l'evoluzione dei costumi e i ritmi della vita contemporanea, il desiderio di tornare ad un autentico contatto con la natura si fa sempre più pressante. E' un po' per soddisfare questa esigenza che spesso si sceglie di circondare la propria abitazione con la genuinità dei giardini rustici. Si tratta di giardini di campagna, la cui progettazione non segue regole rigide o design troppo dettagliati e specifici. Le decisioni più importanti, in queste tipologie di giardini, le prende la natura stessa. Spesso si decide infatti di mantenere le specie autoctone, lasciandole crescere in modo spontaneo e naturale. Insomma, il giardino rustico è uno spazio dove a prendere il sopravvento sono i cespugli folti e i manti erbosi prosperosi, quasi incolti, opposti al prato all'inglese. Per quanto riguarda le specie da coltivare, molto frequenti sono estesi cespugli di lavanda, che si lasciano crescere fino a un metro d'altezza.
Anche le piante arbustive e i sempreverdi vanno benissimo e si affiancano a composizioni di fiori diversi e variopinti, come quelle che si producono naturalmente nei campi.Non mancano nemmeno piante aromatiche ed officinali o piccole aree adibite ad orto.
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