KKmoon Punta per Trivella Trapano a Spirale per Famiglia Professionale Giardino Coclea Spirale Trapano Bit Strumento di Perforazione Accessori 3/8" Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,99€ |
Il substrato di coltivazione viene differenziato in due categorie: il substrato di coltivazione base e il substrato di coltivazione misto. Sulle etichette dei vari substrati messi in commercio è possibile leggere le esatte quantità e percentuali di sostanze chimiche, che per legge devono essere riportate con estrema chiarezza. Le maggiori differenziazioni tra i due tipi di substrato, in ogni caso, sono date proprio dalla composizione chimica, che si articola su quattro ambiti principali: PH, conducibilità elettrica, carbonio organico e densità apparente secca. Nel caso di substrato di coltivazione base abbiamo che i valori sono: PH compreso tra 3,5 e 7,5 (in H2O), conducibilità elettrica massima di 0,70 dS/m, densità apparente in secco di 450 Kg/m3 e percentuale di carbonio organico di minimo 8%. Per il misto, invece, abbiamo rispettivamente PH tra 4,5 e 8,5, conducibilità max 1,0 dS/m, densità minima di 950 Kg/m3 e carbonio organico minimo in 4% in secco. Fonte foto: sito web www.chickenwhisperermagazine.com
Geosism & Nature Porta concime, Contenitore con Cappuccio apribile in plastica per Bonsai 45 mm, 10 Pezzi Prezzo: in offerta su Amazon a: 19€ |
Anche se è facilmente reperibile in commercio in grandi catene di vivai o persino in multinazionali del fai da te e del bricolage, il substrato può essere benissimo prodotto in casa, con un metodo praticamente elementare. Gli ingredienti fondamentali si riducono a terra fertile da giardino, compost, concime organico e sabbia grossolana. La terra fertile da giardino è quella che contiene una certa percentuale di argilla, utile poiché contribuisce efficacemente alla ritenzione dell’umidità e rende il terriccio più stabile e compatto. Il compost alleggerisce il terreno apportando sostanze nutritive, ulteriormente fornite dal concime organico. La sabbia grossolana migliora la composizione e la compattezza del substrato. Le percentuali di composizione sono 50% terra fertile, 30% compost e 20% sabbia grossolana. Bisogna inoltre calcolare 30 grammi di concime ogni 10 l di terriccio. Il composto va umidificato con un’innaffiatura e lasciato arieggiare. E’ dunque pronto per essere posto nei vasi. Fonte foto: sito web www.best5.it
Il substrato è un ingrediente fondamentale per avere un giardino esterno che sostenga e nutra tutte le piante e gli strati erbosi che vi si trovano sopra. Il terriccio adatto, infatti, garantisce un risultato rigoglioso ed è utile anche nel caso di semine. La caratteristica principale di questo terriccio è che, oltre ad apportare le varie e indispensabili sostanze nutritive, deve fornire anche una opportuna base di ancoraggio che si riveli adatta a tutte le fasi della vita della pianta. L’erba, poi, trarrà grande giovamento da un terriccio ben arieggiato, per cui la mancata stagnazione delle acque piovane contribuisce a rendere i fili o le foglie di un colore sano e brillante, evitando che marciscano o che, al contrario, si secchino per il mancato apporto nutritivo di cui necessitano per stare al meglio. Il terriccio da esterno deve poter supportare sia i semi o i germogli che le piante adulte, ed è importante per la quantità di elementi chimici essenziali che apporta continuamente. Fonte foto: sito web www.clementbros.com
Una moda davvero green che si sta velocemente diffondendo tra le persone che abitano in città o che comunque non possono contare su un giardino, è la moda degli orti da balcone. Serie di vasi più o meno grandi dove far sviluppare sia ortaggi che piante da frutto, con risultati cento per cento biologici ed eco-friendly. Ovviamente, anche qui il substrato gioca un ruolo decisivo. Le coltivazioni in vaso, infatti, non possono contare che su uno spazio ridotto, quindi l’apporto di sostanze nutritive deve essere massimo. Anche il drenaggio delle acque deve essere ben calibrato: il substrato ha la capacità di trattenere i fluidi necessari e contemporaneamente lasciar defluire quelli in eccesso. Il terriccio deve essere di medio impasto, né troppo sciolto né eccessivamente compatto, morbido e ben areato per consentire la giusta penetrazione di ossigeno alle radici. In ogni caso, è buona norma informarsi bene sul tipo di terriccio che le piante richiedono, consultando siti e libri oppure le apposite schede che i vivai non mancano di apporre nei vasi delle piantine e contenenti tutte le informazioni necessarie su terriccio, semina e coltivazione.
Se non sapete quale substrato è migliore e siete indecisi sulla qualità da acquistare potete andare sul sicuro cercando l'etichetta terriccio universale. Questo tipo estremamente diffuso di substrato ha la capacità di trattenere bene l’umidità, contiene ottime percentuali di nutrienti e si adatta praticamente a tutte le coltivazioni più diffuse. Altri terricci ottimali per vari tipi di coltivazione sono quelli con aggiunta di torba o argilla espansa. La torba riesce a rendere il terriccio poroso e leggero, ma a differenza del compost contiene meno sostanze nutritive. Deve essere inoltre sbriciolata e inumidita prima di essere aggiunta. Anche l’argilla espansa contribuisce a migliorare la porosità e quindi l’ossigenazione del terreno e può essere usata al posto della sabbia per ridurre il peso complessivo (è dunque particolarmente indicata per grandi vasi). Un’attenzione particolare va dedicata alle piante aromatiche: molte di esse si trovano con crescita spontanea su terreni dove altre piante non riescono a crescere, o addirittura tra le rocce. Quindi il terreno da preferire deve avere una consistenza più compatta, un ottimo drenaggio e deve risultare più asciutto e solido.
COMMENTI SULL' ARTICOLO