La moltiplicazione per talea avviene mediante l'interramento di piccole porzioni di una pianta, per stimolare la produzione di radici, con conseguente creazione di un nuovo esemplare. Questo tipo di moltiplicazione vegetativa è preferita in alcune occasioni per vari motivi. Prima di tutto le talee hanno praticamente costo zero; si possono infatti utilizzare per tale propagazione anche i residui di potatura, che altrimenti andrebbero gettati. Inoltre la talea permette di mantenere inalterate le caratteristiche della pianta madre: l'esemplare che si ottiene tramite talea avrà le stesse identiche caratteristiche della pianta da cui il rametto è stato prelevato. Lo stesso non si può dire, ad esempio, della moltiplicazione per seme, dove spesso le piante che si ottengono sono ibridi tra la pianta che ha prodotto i semi e quelle vicine.
Per preparare una talea è necessario prelevarla dalla pianta madre, scegliendo un esemplare in perfetta salute e molto ben sviluppato. Per alcune piante è consigliabile prelevare dei rametti già parzialmente lignificati, in altri casi sono da preferire le parti verdi: si producono così talee semi legnose o talee verdi. Si tagliano gli apici dei rami, che saranno poi suddivisi in porzioni di circa 5-10 cm, con la parte da interrare tagliata in modo obliquo, in modo da offrire all'umidità la maggior superficie possibile. Le talee andranno private delle foglie, o almeno di buona parte di esse, in modo da diminuire l'evaporazione dell'acqua da parte delle parti verdi della pianta. Le porzioni così prodotte vanno inserite in un terriccio idoneo, ricco e fresco, per poi annaffiarle e posizionarle in una zona a mezz'ombra.
La propagazione per talea in genere offre ampie possibilità di successo; per aumentarle però è cruciale che i piccoli rami sviluppino rapidamente un apparato radicale, che permetta alle nuove piante di assorbire l'acqua e i sali minerali dal terreno. Per fare questo conviene ricordare di asportare eventuali boccioli floreali, per evitare che la pianta sprechi buona parte delle sue energie per preservare i fiori e i futuri semi. Quindi conviene posizionare il contenitore delle talee in una zona a mezz'ombra, per evitare che sia colpito dalla luce solare diretta nelle ore più calde del giorno. In alcune situazioni climatiche può essere pratico coprire le talee con del materiale plastico per alcune ore al giorno, in modo che rimangano protette dal freddo e anche per mantenere l'umidità ambientale. Si deve fare in modo che il terreno sia costantemente umido, ma non inzuppato di acqua; conviene quindi fornire spesso le annaffiature, controllando però che il terriccio asciughi leggermente tra due annaffiature.
Nella produzione di talee si possono verificare alcune particolari problematiche. La prima consiste nell'eccessiva annaffiatura del terreno, che stimola lo sviluppo di muffe e funghi, con conseguente morte dei tessuti vegetali delle talee prodotte. Occorre fare particolare attenzione anche al terreno che si utilizza, che deve essere fresco, privo di materiale contaminante e molto ben drenato. In molti casi è conveniente aggiungere sabbia, o altro materiale incoerente, al terriccio, per renderlo soffice e molto drenante, in modo da evitare i ristagni idrici. La talea di alcune piante tende a radicar con estrema facilità, ad esempio quella di rosmarino o di lavanda: dopo pochi giorni dall'interramento si producono già le prime foglie nuove, segno dell'attecchimento della talea. In altri casi, ad esempio con le rose o con i berberis, conviene immergere le talee, prima di interrarle, nella polvere di ormone radicante, facilmente acquistabile presso un qualsiasi garden center, o nei negozi di bricolage. Si tratta di un insieme di ormoni che stimolano la produzione delle radici.
Buona parte delle piante da fiore e degli arbusti presenti nei giardini europei si moltiplica senza problemi tramite talee degli apici vegetativi dei rami. Altre piante invece, come ad esempio le begonie o alcune succulente, mostrano una migliore probabilità di successo con le talee di foglia. In questi casi la talea si prepara asportando un'intera foglia, scegliendone una sana e ben sviluppata, possibilmente non troppo "nuova". La foglia si può tagliare in porzioni, mantenendo una venatura in ognuna delle parti prodotte, oppure si può mantenere integra. Le piccole talee si posizionano sul terriccio umido, trattandole poi nello stesso identico modo in cui si gestiscono le talee di ramo; le foglie intere si interrano nella parte vicina al picciolo che le collegava alla pianta. Generalmente in questi casi la nuova pianta di svilupperà nella zona più vicina al terreno; mentre le nuove foglie prodotte crescono, la foglia iniziale deperisce, fino a disseccare completamente.
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