Il più classico tipo di innesto a spacco è detto anche comune. Si effettua utilizzando marze di piccole dimensioni, che andranno inserite su un albero giovane. Si procede capitozzando il porta innesto, lasciando solo il fusto, con sezione parallela al terreno. Sul fusto si pratica un profondo spacco, che lo suddivide perfettamente a metà. All'interno dello spazio così ottenuto si inseriscono le marze, tagliate a cuneo, in modo che il legno vivo sia a perfetto contatto con la superficie interna del portainnesto. A questo punto è importante ricoprire i tagli con del mastice per innesti, che evita lo sviluppo di muffe o di batteri, mantenendo la congiunzione in perfetta salute. Per fare in modo che l'innesto rimanga saldo è importante legare il fusto, utilizzando della rafia o del filo in gomma. Tale legatura si potrà togliere nel momento in cui si notano i primi germogli da parte delle marze. L'innesto a spacco comune viene molto utilizzato per gli alberi da frutto, sia per meli, peri, peschi o pruni, sia per gli agrumi. Il fusto del porta innesto deve avere una dimensione minima di almeno 10 cm, su cui si possono inserire diverse marze.
L'innesto a spacco viene utilizzato anche per altri tipi di coltivazione, oltre agli alberi da frutto. In questi casi si predilige l'innesto a spacco cosiddetto all'inglese. Si sceglie un ramo del portainnesto delle medesime dimensioni rispetto alla marza, e si procede all'inserimento del piccolo rametto nello spacco creato. Questo tipo di innesto viene utilizzato per le piante ornamentali, come ad esempio le rose, raramente sugli alberi da frutto se non nel caso in cui si desideri produrre alberi che portano diverse varietà di frutta. Per poterlo realizzare è necessario che il porta innesto e le marze appartengano al medesimo genere. Tale innesto si pratica sulle piante di prunus, ottenendo dal medesimo fusto la produzione di susine e albicocche, per fare un esempio. A volte l'innesto all'inglese viene sfruttato nei giardini per ottenere frutti o fiori in modo sfalsato sui rami, per una stagione produttiva più lunga.
L'innesto a spacco è molto utilizzato perché è abbastanza facile ottenerne il perfetto attecchimento. È però importante fare attenzione ad alcune specifiche, che riguardano le marze e i portainnesto. Le marze andrebbero prelevate durante i mesi invernali, quando le gemme sono già visibili ma non ancora ingrossate. Visto che saranno poi innestate dopo alcune settimane, si possono conservare senza problemi in un piccolo sacchetto per alimenti, in frigorifero, al freddo e al buio. Il portainnesto deve essere scelto in modo accurato, in modo che si tratti di un albero sano e robusto, che si mostri particolarmente vigoroso. La potatura per la preparazione del portainnesto deve essere effettuata nella stessa giornata in cui si procede con l'inserimento delle marze, nella prima metà della primavera. Chiaramente il periodo corretto per l'innesto dipende dalla zona e dal clima: le piante devono aver già iniziato lo sviluppo vegetativo primaverile. Gli strumenti da utilizzare devono essere puliti e disinfettati e molto affilati.
COMMENTI SULL' ARTICOLO