Coltivazione aeroponica
La coltivazione aeroponica è nata negli Stati Uniti, dove è abbastanza diffusa; invece in Italia e nel resto dell’Europa è una coltura ancora in via di sviluppo. Si caratterizza per non prevedere l’impiego di terriccio oppure di sostanze inerti che sostituiscono il substrato. Infatti le piante si sviluppano in acqua contenente gli elementi fertilizzanti necessari, cioè una soluzione fertilizzante che consente di evitare la somministrazione di pesticidi. La coltivazione aeroponica viene spesso effettuata all’interno di serre, così da proteggere le piante. Gli esemplari sono posizionati in una struttura a base di pannelli forati in polistirene espanso che mantengono le piante sospese e all’interno si trovano canalette in PCV antiusura per garantire l’apporto di acqua.
Quando si ha a che fare con la coltivazione aeroponica bisogna tenere a mente che canaletti in materiale plastico utilizzati per la somministrazione dell’acqua per l’irrigazione delle piante variano in base alle specie a cui appartengono gli esemplari. Inoltre possono essere di grandezze diverse per garantire un differente apporto d’acqua. La coltivazione aeroponica consente di ottenere numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali: innanzitutto permette di risparmiare tempo e spazio. Al tempo stesso risulta più funzionale, igienica e pratica in quanto causa meno sporco e non si devono comprare e tenere di scorta terricci per la coltivazione e il rinvaso. Inoltre si ottimizza anche l’irrigazione perché l’acqua utilizzata è in quantità minore.
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