Lo scambio sul posto
La scelta di installare un impianto fotovoltaico ad utilizzo personale è dettata dalla volontà dell'utente di non disperdere energia, autoconsumando quella prodotta dal proprio impianto. Nel caso del più diffuso impianto "connesso in rete", l'energia prodotta viene in parte consumata dall'utente e in parte distribuita in una rete elettrica che collega più i mpianti fra loro, compreso quello dell'utente. In questo caso, l'energia prodotta viene amministrata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attraverso due differenti modalità: il ritiro dedicato (RID), che consiste nella vendita a terzi dell'energia prodotta; oppure attraverso lo scambio sul posto (SSP). Disciplinato dalla delibera n. 570/2012, lo scambio sul posto permette al proprietario di un impianto privato, o Produttore, di conservare l'energia prodotta per utilizzarla in un secondo momento. Nel merito dell'attività svolta dal GSE, esso si occupa di distribuire al Produttore il contributo in conto scambio (CS), ovvero un rimborso delle spese sostenute dall'utente per il prelievo dell'energia elettrica dalla rete.

Lo scambio sul posto è in definitiva una modalità che consente all'utente di valorizzare l'energia prodotta risparmiandola e utilizzandola successivamente. Ma chi può accedere a questo vantaggioso meccanismo? Quali caratteristiche devono possedere gli impianti che ne fanno richiesta ? Possono beneficiare dello scambio sul posto:
- i produttori appartenenti a un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) che siano anche clienti finali della rete energetica
- i produttori titolari di diversi punti di prelievo e immissione anche non appartenenti allo stesso sistema.
In questo caso ci si riferisce allo scambio di posto altrove. Possono accedervi tutti gli impianti ad eccezione di quelli aderenti agli incentivi regolati dai Decreti Interministeriali del 5 luglio 2012 (V Conto Energia) e del 6 luglio 2012 (incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico).
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Il Produttore che intende aderire alla modalità di scambio sul posto deve presentarne domanda al GSE. Collegandosi al sito www.gse.it e accedendo all'area scambio sul posto, l'utente potrà registrarsi e inviare i dati tecnici richiesti necessari per aderire alla convenzione e sottoscrivere il contratto. La domanda dovrà pervenire entro 60 giorni dalla data desiderata di attivazione dell'impianto. Le tariffe relative all'erogazione del servizio variano in base alla potenza dell'impianto, dal numero di punti di prelievo e dalla quantità di energia elettrica immessa in rete. Il contributo in conto scambio, viene erogato dal GSE sotto forma di acconto semestrale, con conguaglio annuale. Per i soggetti giuridici quali titolari di impresa e lavoratori autonomi, il contributo è soggetto a normale fatturazione IVA inclusa, in quanto costituisce un elemento positivo di reddito. Per le persone fisiche e i soggetti giuridici non fallibili, il contributo non ha alcuna rilevanza fiscale.
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