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Acquistare una casa non è sicuramente come acquistare un'auto nuova. Per questo motivo, data la natura dell'investimento in questione, è opportuno seguire alcune semplici regole ed effettuare alcuni piccoli controlli al fine di evitare che insorgano brutte sorprese, magari ad acquisto già effettuato. Il primo passo è quello di farsi consegnare la copia dell'atto di provenienza che attesti l'acquisto della casa in modo legale in passato. Si deve, poi, verificare se ci sono, o meno, ipoteche anche se questo passaggio viene comunque espletato dal notaio prima del rogito. Se ve ne è traccia, va richiesta la cancellazione. L'immobile deve essere a norma quindi il venditore deve fornire documentazioni sulla concessione edilizia, sull'abitabilità, sull'agibilità e dimostrare che tutti gli impianti siano anch'essi a norma di legge.
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Vi sono alcuni errori da non fare prima e durante la procedura che porterà ad acquistare casa. Considerato che il 99% dei nuovi acquirenti non ha mai le idee chiare sui costi effettivi di un'operazione di questo tipo, un po' di chiarezza è d'obbligo. Bisogna fare bene i propri conti. Al prezzo dell'immobile in sè vanno aggiunte le spese connesse all'acquisto. Si tratta di una percentuale che può sfiorare il 10% sul valore totale della casa e che si ripartisce tra Iva, imposte di registro, ipotecarie e catastali. Anche i costi relativi al mutuo vanno esaminati bene. Al costo del finanziamento, infatti, si aggiunge quasi sempre quello di un'assicurazione (per perdita di lavoro o decesso) che influisce non poco. Mai, comunque, precipitarsi nell'acquisto e, possibilmente, far visionare la documentazione raccolta da un notaio di propria fiducia.
Il rogito è l'atto di compravendita vero e proprio, mediante cui il venditore trasferisce all'acquirente la proprietà di una casa a seguito del pagamento della cifra pattuita. Il rogito rappresenta, dunque, la conclusione vera e propria delle trattative e segue, normalmente, il cosiddetto compromesso. Si tratta di un'operazione che si fa dinnanzi ad un notaio che, in quanto figura professionalmente abilitata, può garantire sulle identità sia di chi vende che di chi compra e sullo stato dell'immobile (ovvero se questo è a norma, se esistono o meno ipoteche e via dicendo). Il rogito viene letto alle parti e da queste sottoscritto. Da quel momento acquista pieno valore legale. Al suo interno si trovano tutti i dati del venditore e dell'acquirente, così come dell'immobile. Dal 2006 (con il Decreto Bersani) bisogna indicare anche il prezzo di vendita e la modalità di pagamento, come assegno o bonifico.
Come si è visto, i costi da affrontare per comprare casa non si fermano al valore effettivo dell'immobile. Le imposte dovute sono diverse e dipendono da vari parametri, primi tra tutto l'utilizzo dell'immobile e il tipo di venditore da cui si è acquistata la casa. Se l'immobile è destinato a prima casa bisogna innanzitutto distinguere se il venditore è un soggetto privato o se è l'impresa costruttrice. Nel primo caso, l'Iva non è dovuta. Si pagano l'imposta di registro (2% del valore dell'immobile), l'ipotecaria e catastale (50 euro cadauna). Se l'immobile appartiene alle abitazioni di lusso, l'imposta di registro sale al 9%. Se si compra dall'impresa costruttrice entro 5 anni dal termine dei lavori l'Iva è al 4% e le rimanenti imposte pari a 200 euro ciascuna. Dopo il quinto anno, l'Iva è esente, l'imposta di registro è al 2% e l'ipotecaria e catastale a 50 euro.
E se l'immobile acquistato viene utilizzato non come prima casa? Anche in questo caso vi sono delle sostanziali differenze dipendenti dal tipo di soggetto da cui si è deciso di comprare casa. Il fatto stesso, poi, che non si tratti di una prima casa implica l'aumento delle imposte. Se un venditore è un privato l'Iva rimane esente. L'imposta di registro è pari al 9% del valore dell'immobile. Imposta ipotecaria e catastale sono dovute nella misura di 50 euro ciascuna. Vale lo stesso se il venditore coincide con un'impresa non costruttrice o con quella costruttrice ammesso che siano passati 5 anni dal momento in cui si sono conclusi i lavori di costruzione. Se si acquista da impresa costruttrice entro, invece, 5 anni da questo termine l'Iva si paga al 10% (si sale al 22% per le abitazioni di lusso). Le imposte ipotecaria e catastale, invece, ammontano a 200 euro cadauna.
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