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Mediante il cosiddetto Osservatorio del Mercato Immobiliare è possibile rilevare ed elaborare qualsiasi nozione di natura sia tecnica che economica che riguardi il settore immobiliare (affitti, acquisti, rendite, vendite). Inoltre, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare analizza, sviluppa e sperimenta ogni tipo di profilo teorico applicativo che si possa riferire al valore immobiliare in Italia. L'Osservatorio del Mercato Immobiliare rappresenta una vera e propria banca dati all'interno della quale è possibile reperire qualsivoglia informazione riguardante il mercato immobiliare in Italia (quotazioni immobiliari, valori agricoli medi, volumi di compravendita, stock catastali). Il suo obiettivo è principalmente quello di aiutare nel proprio lavoro chi si occupa del settore immobiliare (sia nel pubblico che nel privato). E' consultabile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
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Il settore degli immobili è in netta ripresa e questo si evince facilmente dalle cifre del mercato immobiliare in Italia nel 2016. Sembra, infatti, che già soltanto analizzando i primi tre mesi dell'anno sia possibile assistere ad un incremento del 17% sulle vendite rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, con il settore abitazioni che, in particolare, sfiora il +20%. Se la media nazionale si attesta esattamente, secondo l'Istat, su un incremento del 17,3%, l'impennata maggiore riguarda specialmente il Nord Italia dove la percentuale supera il 20%, assestandosi su 20,7%. Seguono le isole con un incremento del 16,5% ed il Meridione con un +16,3%. Fanalino di coda in questa fase di crescita è l'Italia centrale in cui la ripresa del mercato immobiliare si ferma al 15,8%. Interessante appare anche rilevare come nelle città metropolitane ci sia stata una risposta positiva del settore che segna un +19,1% di incremento delle compravendite rispetto ai piccoli centri.
Se, come si è visto fino a qusto momento, la tendenza del settore immobiliare in Italia si attesta su valori più che positivi, (dopo i recenti periodi di crisi), è proprio al Nord Italia che, secondo quanto calcolato dall'Istat, il mercato immobiliare è segnato da una ripresa maggiore. Si sono superati facilmente, infatti, tutte le aspettative. Il valore definitivo, infatti, sempre tenendo in considerazione il primo trimestre del 2016, segna un bel +20,7%, confrontato sempre con quanto avveniva nel medesimo intervallo di tempo dell'anno precedente. L'innalzamento della media nazionale, dunque, si deve in buona parte all'Italia Settentrionale. Le città metropolitane, poi, specialmente al Nord (quindi città come Milano, Torino, Bologna) fanno segnare un positivo +19,1% mentre ai piccoli centri spetta un incremento del 16,9% (su scala nazionale).
Raffrontato a quanto avviene nel resto del Paese, il mercato immobiliare al Centro Sud ed Isole è quello che, da Gennaio a Marzo 2016, ha fatto registrare una crescita minore. Ci si attesta, infatti, tra il 16,3 e il 16,5% di incremento nelle regioni meridionali e nelle isole per fermarsi solo al 15,8% nell'Italia Centrale. Ma a cosa è dovuta sommariamente questa grande differenza? Secondo quanto pubblicato da studi recenti, sebbene il costo del mattone sia sceso negli ultimi periodi anche considerevolmente, non sono mutate le condizioni economiche di buona parte dei cittadini che risiedono stabilmente nelle zone con crescita minore. Questo significa che se il bene immobile scende di prezzo ma il potenziale acquirente non raggiunge le soglie di reddito necessarie per l'acquisto, il mercato immobiliare continua a rimanere quasi fermo, in quanto non esiste una spinta all'acquisto.
In base a recenti indagini effettuate sul mercato immobiliare, si può affermare che circa il 19% degli intervistati ha dimostrato un certo interesse e una vera propensione per l'acquisto di un nuovo immobile. Per i motivi di reddito citati, questa tendenza riguarda essenzialmente il settentrione. Il 43% di questi potenziali nuovi acquirenti ricercherebbe una casa migliore di quella di cui è già in possesso, mentre il 29% sembrerebbe ambire ad una casa più grande. Da sottolineare che si parla tanto di vendita di immobili che di affitto. Questo è possibile grazie soprattutto al calo dei prezzi che dopo le discese del 2015, si assestano ad oggi a circa -2,1%. A metà 2016 il prezzo medio degli immobili in Italia è di 1964 euro al metro quadrato, con piccole differenze su base geografica (prezzi meno elevati al Sud e maggiori al Centro) e sul numero di abitanti (più o meno di 250.000).
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