Ma com'è fatto esattamente il radiatore? Esso ha forma quadrata o rettangolare. E' formato da diverse tipologie di condotti che si trovano collocati parallelamente l'uno all'altro e da qualche aletta definita come dissipatrice. Il ruolo di ciascuna di queste particolari alette è quello di permettere all'eccessivo calore presente nel liquido refrigerante di fuoriuscire dal radiatore e, quindi, essere espulso definitivamente all'esterno dell'automobile. Alle due estremità di ogni radiatore, indipendente dalla sua forma, si trovano due tubicini. Uno è destinato all'entrata del liquido troppo caldo nel radiatore. Il secondo, invece, serve a farlo fuoriuscire una volta raffreddato convogliandolo al motore. Nella sezione posteriore di ogni radiatore si trova la cosiddetta ventola mediante cui, in determinate situazioni, il liquido refrigerante viene raffreddato più velocemente.
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Vediamo adesso come funziona il radiatore in maniera un po' più dettagliata. Attraverso un tubicino, il liquido ad alta temperatura entra all'interno del radiatore e si distribuisce in ogni singolo condotto del radiatore stesso. Qui il liquido, dapprima caldo, piano piano si raffredda. Viene, quindi, spinto di nuovo all'esterno fuoriuscendo attraverso il tubo di uscita. La direzione del liquido raffreddato sarà nuovamente il motore. Nel momento in cui la temperatura del liquido è superiore a un determinato valore (90° per i motori a 4 tempi e 60°-70° per quelli a 2 tempi) inizia il lavoro della ventola, il cui compito è quello di diminuire il tempo per il raffreddamento del liquido refrigerante. La ventola gira più o meno velocemente a seconda di quanto eccessiva sia la temperatura (più lo è, maggiore è la velocità). Il radiatore, a causa del clima più caldo, è sottoposto ad un maggiore lavoro naturalmente durante la stagione estiva.
Per funzionare nella maniera più adeguata possibile, il radiatore ha bisogno di un liquido refrigerante appropriato. Si pensa spesso (erroneamente) di poter inserire semplicemente dell'acqua nel radiatore. Ma non è così: il liquido refrigerante non è semplice acqua: deve raffreddare il motore mantenendo le sue principali caratteristiche, come ad esempio quella di essere antigelo e di saper assorbire il calore. Il liquido va controllato periodicamente. Per cambiarlo, o aggiungerlo, il motore deve essere freddo e l'automobile in piano. Ma quale liquido scegliere? Esistono refrigeranti contraddistinti da differenti colorazioni perché ognuno ha caratteristiche specifiche. Per acquistare il liquido più appropriato alle proprie necessità, quindi, bisogna dare un'occhiata al libretto di manutenzione della vettura. Mai mischiare liquidi di colore diverso perché questo annulla le proprietà del liquido.
Come può avvenire per qualsiasi altro componente dell'automobile, anche il radiatore può purtroppo essere soggetto a diverse tipologie di anomalie. Ciò significa che può andare incontro a malfunzionamenti dovuti a differenti tipi di causa. Tra le motivazioni principali si colloca sicuramente lo sporco esterno. In queste condizioni, il radiatore è come soffocato e quindi la dissipazione del calore eccessivo non avviene correttamente. Ne consegue un sovraccarico di lavoro per il radiatore che, sforzandosi troppo, può smettere improvvisamente di funzionare. Ecco perché si raccomanda la periodica pulizia. Il troppo invecchiamento del radiatore può portare perdite di liquido. L'assenza di questo elemento porta, di conseguenza, al rapido surriscaldamento del motore.
Una volta che si è appurato che il sistema di raffreddamento dell'auto ha dei problemi, cerchiamo di capire cosa occorre fare quando il radiatore malauguratamente non funziona più come dovrebbe.La prima cosa da fare è assolutamente quella di portare la propria auto dal meccanico di fiducia in quanto, se il liquido all'interno del motore non viene raffreddato a dovere, il motore stesso può andare incontro a problemi davvero molto importanti. Se il problema viene trascurato, infatti, si può arrivare addirittura a bruciare la guarnizione della testata. A tutti conti fatti, se riparare un radiatore può costare alcune decine di euro (un centinaio se si deve sostituire) riparare un danno come la guarnizione della testata bruciata può richiedere, a seconda del modello di automobile, anche 1000 euro. Ecco perchè è meglio verificare periodicamente lo stato del radiatore.
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