Nell'attività di giardinaggio e di taglio legna, sia che si tratti di professionisti che di appassionati, il segaccio è uno strumento indispensabile. L'utilizzo di questo strumento è indispensabile nelle potature, nelle sramature (taglio dei rami dopo l'abbattimento) e negli abbattimenti di piccole piante. Alcuni professionisti preferiscono segacci a serramanico in quanto sempre disponibili e a portata di mano, si possono portare in tasca o nella cintura porta attrezzi e sono utilissimi in posizioni di lavoro precario: come ad esempio su una pianta o su una scala. Sempre nel giardinaggio e nel taglio legna è preferito il segaccio ricurvo a lama corta che favorisce il taglio in ambiente ostile. Ovviamente il segaccio è da utilizzare per il taglio di rami aventi diametri come suggeriti dal costruttore, per tagli di dimensioni superiori o inferiori si utilizzano altri strumenti come la cesoia, la sega o altri strumenti.
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Altri due lavori in cui è molto diffuso l'utilizzo del segaccio sono la falegnameria e l'edilizia. Nella falegnameria viene preferito il segaccio a lama trapezoidale con denti triangolari e impugnatura ergonomica. Lo stesso attrezzo viene largamente utilizzato in edilizia dai muratori. Con questo attrezzo si sagomano piccoli pezzi di legno per cui serve una successiva, più accurata finitura oppure in cantiere si taglia tutto il legname necessario alla costruzione dei casseri per il cemento armato. Altro utilizzo molto diffuso in edilizia nella lavorazione del gesso e del cartongesso è il seghetto a foretto, spesso chiamato segaccio, solitamente a manico dritto e a lama appuntita si utilizza per i tagli dove non è possibile utilizzare il cutter: forature, passaggi di impianti, tagli che non incidono la lastra da parte a parte ecc.
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