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Se sotto la propria casa vi è una falda acquifera e si sta valutando l’utilizzo di una pompa di calore acqua/acqua per il riscaldamento domestico, saranno necessari alcuni passaggi fondamentali. Per prima cosa uno specialista del settore dovrà effettuare un’analisi geologica del terreno, in modo da stimare la quantità d’acqua disponibile ed il flusso di scorrimento. Una volta stabilito che la pompa di calore avrà sufficiente materia prima per funzionare, si dovranno costruire due pozzi: uno per il prelievo dell’acqua di falda ed uno per la restituzione dell’acqua alla falda. Ovviamente la precedente analisi geologica stabilirà anche se il terreno è in grado di reggere tali pozzi e la massa d’acqua che conterranno. Successivamente la pompa verrà collegata ai pozzi. Non rimarrà ora che registrare la quantità di prelievo dell’acqua a seconda dei tempi di ricarica della falda e mettere in funzione l’impianto.
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Trattandosi di uno strumento che in qualche modo salvaguarda l’ambiente, una pompa di calore acqua/acqua gode di varie agevolazioni fiscali. Prima fra tutte la legge Tremonti Ter (Dl 78/2009) che prevede una detassazione per quanti investono su tali pompe. Questo implica una deduzione del 50% sul costo d’acquisto, con un considerevole risparmio economico. Un capitolo importante è poi quello dell’IVA agevolata. Qui sarà possibile, a seconda degli interventi, applicare una detrazione diversa. Per lavori in ambito edilizio, infatti, si beneficia dell’IVA agevolata al 4%. Per ristrutturazioni, manutenzioni ordinarie e straordinarie, invece, si potrà applicare l’IVA ridotta al 10%. Infine, alcuni particolari impianti di pompe di calore godranno della detrazione fiscale IRPEF del 65%. Gli impianti in questione vengono specificati nel decreto legislativo 28/2011.
Le detrazioni fiscali applicate sono di certo un valido invito ad acquistare una pompa di calore acqua/acqua, ma bisogna pur sempre ricordare che tali detrazioni non vengono scontate sul prezzo d’acquisto, bensì verranno rimborsate al compratore nel corso degli anni successivi. Viene quindi da chiedersi quale sia la somma iniziale da investire per tale impianto. Una buona pompa di calore deve avere almeno 10 kw di potenza, per un costo complessivo di quasi 3.500,00 euro. A questa somma bisognerà aggiungere un boiler per l’utilizzo dell’acqua calda, il cui costo si aggirerà intorno ai 1.200,00 euro. Dovrà poi essere messa in conto la creazione dei due pozzi acquiferi, per un costo di circa 2.000,00 euro l’uno. E per finire anche la perizia geologica sarà a pagamento: il costo varierà a seconda del geologo interpellato, ma si aggira comunque intorno ai 1.700,00 euro. Non rimarrà che calcolare in quanto tempo si sarà in grado di ammortizzare la spesa, e decidere se procedere o meno con la realizzazione dell’impianto.
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