Come potare la vite

Cosa bisogna considerare per potare la vite

Esistono diversi modi per potare la vite e gli interventi cambiano a seconda delle varie fasi del ciclo vitale della pianta. Nel caso di un esemplare giovane, messo a dimora al massimo da 2-3 anni, si ha a che fare con una vite praticamente improduttiva. Di conseguenza la potatura ha l'unico scopo di dare alla pianta una forma che soddisfi le esigenze fisiologiche e prepari alla futura resa. In questa fase la potatura deve soprattutto essere rivolta a garantire un buon sviluppo degli apparati radicali. Per questo motivo vanno eliminati i rami eccessivi che indeboliscono l'esemplare. Invece, nel periodo che va dai 2-3 ai 5-6 anni di vota, la pianta entra in una fase di produttività crescente e raggiunge gradatamente la maturità. Quindi la potatura diventa sempre più intensa per dare vigore alla vite e avere una produzione ottimale.
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Quali sono le tecniche per potare la vite

Come curare un vitigno Per potare la vite adulta, cioè piante che vanno dai 6 ai 20-25 anni d'età, bisogna fare attenzione alle variazioni stagionali che possono avere effetti sulla produzione. L'obiettivo della potatura è equilibrare la vegetazione, così da avere una produzione abbondante e di qualità. Una volta superati i 25 anni di età la pianta entra in fase di vecchiaia. Di conseguenza la vigoria e la produzione calano progressivamente e quindi gli interventi di potatura devono essere sempre più intensi. La potatura deve adattarsi anche alle fasi vegetative e riproduttive che si ripetono ogni anno. La prima fase va da marzo a luglio, quando compaiono le gemme e i germogli, e da dicembre a marzo, corrispondente al riposo vegetativo. La fase riproduttiva, invece, va da maggio a ottobre e alla vendemmia: in questo periodo compaiono e si sviluppano fiori, grappoli e foglie.

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Quali sono le potature e gli effetti sulla pianta

Come potare la vite Le potature classiche vengono effettuate nel periodo di riposo e nel periodo estivo: per questo motivo vengono chiamate rispettivamente potatura invernale e potatura verde. Per potare bene la vite è necessario tenere a mente alcuni principi fisiologici validi per tutte le piante da frutto. Innanzitutto bisogna ricordare che la vigoria vegetativa della pianta è direttamente proporzionata alla lunghezza e al numero dei germogli, cioè alla superficie fogliare. Più è sviluppata la vegetazione e meno vigore possiede l'esemplare. Per lo stesso motivo minore è il numero di gemme e migliore è lo sviluppo dei rami che ne deriveranno. Le gemme possono essere più o meno fertili e questa caratteristica dipende dalla potatura e dallo sviluppo del tralcio. Nei climi settentrionali e sui vitigni vigorosi si riscontra un basso numero di grappoli nelle gemme basali. Di conseguenza bisogna effettuare potature lunghe.


Come potare la vite: Le caratteristiche della tecnica di formazione

Potatura vite Durante i primi anni di vita la potatura deve essere di formazione, cioè contribuire allo sviluppo della pianta e ad anticipare la fruttificazione. Innanzitutto le piantine vanno potate subito dopo l'impianto a una o due gemme per il tempo necessario a raggiungere il vigore voluto. La gemma di partenza va inserita su un tralcio vigoroso e intatto e alla fine del primo anno si potano gli esemplari ad altezza diversa in base allo sviluppo del germoglio. Infatti si devono eliminare la parte non lignificata e i germogli laterali. Il tronco che si sviluppa deve essere sostenuto da un tutore. Con il passare del tempo si cima il tralcio terminale per far sviluppare in maniera più vigorosa quello immediatamente sottostante. Per potare la vite in modo ottimale si mettono a punto leggeri interventi, così da evitare riduzioni della superficie fogliare e quindi dello sviluppo delle radici.


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