Come precedentemente anticipato, le piscine in vetroresina devono essere interrate. La loro superficie esterna, infatti, non è rifinita e quindi non è affatto gradevole da vedere. La prima cosa da fare sarà quindi preparare uno scavo nel terreno della stessa identica misura della piscina. Ovviamente, nel caso di una struttura con zone più alte di altre, il terreno dovrà conformarsi di conseguenza. Seguirà poi un sopralluogo effettuato dalla ditta presso cui si acquisterà la piscina, indispensabile per sapere se lo scavo necessita o meno di un rinforzo sul fondo. In caso positivo bisognerà procedere con una gettata di cemento. Sarà ora il momento di occuparsi dell’installazione dell’impianto di approvvigionamento e riciclo dell’acqua. Si consiglia di far eseguire questa operazione ad un tecnico professionista, onde evitare futuri problemi. Non rimarrà che collocare la struttura nella sua sede ed eventualmente scegliere una rifinitura che uniformi il bordo della piscina con la zona circostante.
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Anche una piscina in vetroresina possiede pregi e difetti. È indispensabile conoscerli bene in modo da capire a cosa si va incontro acquistando una struttura di questo tipo. Gli aspetti positivi sono sostanzialmente due. Il primo è senza dubbio la velocità di installazione, in questo caso nettamente inferiore rispetto ad altre piscine interrate. In secondo luogo vi è il costo generale: una piscina in vetroresina (considerando sia la struttura che il lavoro) è la più economica tra tutte le strutture interrate. Gli aspetti negativi, invece, sembrano essere preponderanti. Un problema che le altre piscine non riscontrano è la necessità di accorgimenti strutturali. Quasi sempre le piscine in vetroresina hanno bisogno di un rinforzo sul fondo e sovente anche lungo le pareti. Alcune ditte possono poi decidere di agganciare tali rinforzi alla piscina per stabilizzarla, creando problemi di tenuta. Altro grande problema è il sole, che con il tempo tende a scolorire le pareti rendendole visivamente brutte. Infine, tali piscine sono soggette al cancro della vetroresina che comporta il disfacimento delle pareti e quindi la necessità di cambiare struttura entro i dieci anni dall’acquisto.
Le piscine in vetroresina non hanno un prezzo standard. Molto dipende dalle dimensioni, dalla forma e dalla presenza o meno di decorazioni interne (dislivelli, scalette, ecc). La più piccola sul mercato (800 cm per 470 cm) costerà all’incirca 2.700,00 euro, fino ad arrivare a strutture con forme strane e quasi 900 cm di lunghezza, che sfiorano i 4.000,00 euro. Solitamente sono comprensive di accessori ed impianti, quindi si dovrà solamente aggiungere la spesa di un tecnico per gli allacciamenti. Per la manutenzione è importante ricordare che queste piscine sono sensibili al calcare. Qualora si riscontrino dei depositi calcarei sul fondo, sarà il caso di svuotare completamente la piscina ed eliminare il calcare con un prodotto apposito. Per il resto, la manutenzione ordinaria sarà identica a tutte le tipologie di vasche, ovvero controllo periodico del Ph (soprattutto dopo le precipitazioni) ed eliminazione delle alghe e dei corpi estranei (ad esempio foglie ed insetti).
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