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Il passaggio alla nuova forma di trasmissione digitale del segnale televisivo ha comportato una serie di vantaggi pratici e teorici:
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La transizione dalla televisione analogica terrestre alla televisione digitale in Italia è avvenuta per gradi, partendo da alcune zone in via sperimentale, per completarsi definitivamente il 4 luglio 2012.Nei paesi in cui la televisione pubblica riveste una posizione privilegiata, questo passaggio ha condizionato gli utenti ad acquistare un nuovo televisore, per proseguire nella visione del servizio di stato.L'alternativa è stata l'acquisto di appositi decoder per poter decriptare il segnale digitale.La conversione del sistema di trasmissione è stata sancita da disposizioni di recenti normative europee, alle quali gli stati dell'Unione Europea sono tenuti ad uniformarsi.Le modalità di transizione sono state recepite dai singoli stati, che le hanno attuate mediante propri regolamenti interni stabiliti autonomamente.
Come accennato in precedenza, l'utente per adeguarsi al nuovo sistema di trasmissione del digitale terrestre si è trovato di fronte ad un bivio; acquisto di un nuovo televisore, oppure acquisto di un nuovo decoder.In qualsiasi caso, questo fatto ha comportato, oltre ad un esborso di denaro, una serie di difficoltà di ordine pratico, soprattutto nella popolazione più anziana.L'acquisto di un nuovo televisore ha comportato una modifica delle procedure di fruizione televisive, mentre con l'inserimento del decoder c'è stata l'adozione di un telecomando in più.Altre problematiche si sono create se si utilizzano dispositivi elettronici come videoregistratori o schede TV per computer.Anche in questo caso è stato necessario l'acquisto di un ulteriore decoder, nell'ipotesi che si voglia guardare un canale e contemporaneamente registrarne un altro.
Nella maggioranza dei casi, il passaggio al digitale terrestre non ha comportato grossi disagi in tema di impianti di antenna delle private abitazioni.
Qualche disagio in più c'è stato negli impianti centralizzati condominiali, in particolar modo per quelli più obsoleti.In questi ultimi casi, si è assistito ad un intervento da parte degli installatori specializzati nel 25% degli impianti centralizzati.I costi sostenuti sono stati a volte di importo elevato, in special modo per quella tipologia di impianto analogico a filtri di canale, che hanno necessitato di un intervento più radicale e massiccio.Altro caso di intervento necessario, per vedere il nuovo segnale del digitale ,è quello di ricezione del vecchio segnale analogico tramite antenne da interni.La soluzione di questo caso meno onerosa, è stata acquistare un particolare tipo di antenna per interni, adattamento economicamente accettabile ma non sempre attuabile. Nel caso di utilizzo del decoder per la ricezione del segnale del digitale terrestre, questa soluzione comporterà inevitabilmente un leggero incremento dei consumi di corrente elettrica.
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