Gradiente geotermico
Quando si sente parlare del gradiente geotermico non si fa altro che citare un valore che va a misurare in maniera molto precisa la variazione di temperatura che si ha nelle profondità della crosta terreste del nostro pianeta. Generalmente, quando si va ad indicare l'aumentare della temperatura precedentemente menzionata si provvede a farlo con rilevamenti ogni 100 metri circa. Questa cosa viene fatta per poter ridurre al minimo gli errori di misura che potrebbero esserci durante le rilevazioni. Infine è anche da citare che l'ottenimento di questo dato non è essenziale per quantificare il flusso geotermico terrestre, dal momento che l'unità di misura precedentemente menzionata non tiene conto del decadimento radioattivo di alcuni elementi presenti nella crosta terrestre.
Il calcolo del gradiente geotermico viene effettuato con una formula che tiene conto delle temperature rilevate ad una certa profondità e quelle riscontrate 100 metri più sotto. La formula quindi risulta essere: 100 (T2-T1/D2-D1). In questo caso T1 e T2 corrispondono alle temperature trovate nel sottosuolo, mentre D1 e D2 sarebbe i metri di profondità dove è stato fatto il rilevamento. Tale parametro può risultare molto importante specie nella realizzazione di impianti geotermici, dato che in questo modo si può conoscere tranquillamente il variare delle temperature e quindi stabilire se è opportuno portare avanti un progetto simile o meno.
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