Case attive

Le case attive nascono in Danimarca

Lystrup, un piccolo sobborgo a pochi chilometri da Aahrus in Danimarca, è stata teatro della costruzione della prima casa attiva. Il suo fine è quello di superare concettualmente le case passive fino a giungere a non lasciare alcuna impronta sulla terra generando tanta energia quanta ne è servita per costruirla. Le case passive sono state il primo passo nella nuova concezione di casa. Con i dovuti accorgimenti e le dovute tecnologie si era giunti a costruire case ad emissioni pari a zero, in grado di abbassare notevolmente i consumi fino quasi ad annullarli. La casa attiva si propone con l'intento non solo di ridurre i consumi a zero, ma anche di riuscire a produrre un surplus di energia tale da andare a coprire l'impegno energetico necessario a costruirla nell'arco di 30 anni. In questo modo la casa attiva diventa quella casa in grado di lasciare un'impronta inesistente sul pianeta, ovvero in grado di ridurre a zero il suo impatto sull'ambiente in senso assoluto.
La prima casa attiva in Danimarca

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La distinzione tra case attive e case passive

Riscaldamento e produzione di energia Nell'ultimo decennio, soprattutto in Scandinavia, Germania e Austria, si sono sviluppate le case passive. Queste sono in grado di ridurre i consumi sfruttando l'isolamento termico e consentendo così al calore prodotto dagli elettrodomestici e dagli occupanti stessi della casa di non disperdesi verso l'esterno e riscaldare gli ambienti. Sono anche dotate di scambiatore di calore in modo da mantenere il caldo d'inverno e di produrre il fresco d'estate. In più sono dotate di sistemi di raccolta delle acque piovane da rimettere in circolo per usi domestici, esclusi quelli potabili. Gli occupanti delle case passive hanno però comunque la tendenza ad acquistare impianti di riscaldamento supplementare. Nelle case attive questo non è necessario in quanto sono progettate non solo a produrre energia per soddisfare i bisogni interni grazie a pannelli solari per il riscaldamento, ma anche a produrre energia elettrica grazie all'uso di celle solari.La differenza sostanziale tra casa attiva e casa passiva risulta quindi essere la produzione di energia in eccesso.

  • Casa attiva a Lystrup Le case attive (Active House) rappresentano un'evoluzione delle case passive (Passivhaus) già presenti in Germania dalla fine degli anni Ottanta e di cui si hanno esempi in tutta Europa. Costruite per...

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Le caratteristiche strutturali delle case attive

La struttura base di una casa attiva Le case attive sfruttano il concetto di casa passiva come punto di partenza. Troveremo in essa quindi tutte le sue caratteristiche come i pannelli fotovoltaici, gli infissi isolanti, le pareti coibentate, l'impianto di raccolta delle acque e lo scambiatore di calore. Esistono però due grandi differenze. In primo luogo nelle case attive troviamo anche un impianto di celle solari. Queste, a differenza dei pannelli solari che vengono dedicati alla produzione di calore sotto forma di riscaldamento e acqua calda, hanno il compito di produrre energia elettrica. Studiando la dimensione del "campo" di celle solari in modo adeguato, si arriverà non solo a coprire l'intero fabbisogno familiare di energia elettrica, ma anche a produrre un surplus di energia che verrà reimmessa sul mercato e che andrà nel tempo a compensare il quantitativo usato per la costruzione della casa stessa.


Case attive: La tecnologia al servizio delle case attive

Domotica domestica La domotica domestica, ovvero il sistema computerizzato in grado di gestire tutte le strumentazioni all'interno di una casa, è una presenza fondamentale nelle case attive. Infatti, impostando con i dovuti accorgimenti il computer dell'apparato domotico domestico tutto il "sistema casa" funzionerà in modo sincrono e adeguato. Sarà il computer a tener sotto controllo la temperatura degli ambienti e a decidere quando attivare il riscaldamento o lo scambiatore di calore, programmerà gli elettrodomestici e l'apertura delle finestre. Queste ultime rappresentano un'altra discriminante tra casa attiva e casa passiva. Infatti nelle case passive trovavamo le finestre specialmente sul lato sud della casa, in modo da sfruttare la migliore esposizione allo scopo di preservare il calore. Nelle case attive invece le finestre si trovano su tutti i lati e sarà proprio il computer ad ottimizzare la loro apertura garantendo la miglior circolazione dell'aria negli ambienti e la minore dispersione.


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