Tutte le opere con le quali si ottiene un miglioramento dell’efficienza energetica di un edificio esistente, usufruiscono di detrazioni fiscali. Tra queste rientra la sostituzione della caldaia. Con la Legge n. 208 del dicembre 2015, l’ecobonus per questo tipo di intervento, che è pari al 65%, è stato esteso a tutte le opere sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016. Pertanto, è bene sapere che se si acquista una nuova caldaia per sostituire quella vecchia o si provvede a riparare quest’ultima con innovazioni e nel contempo si migliora anche il sistema di distribuzione, si avrà diritto alla detrazione del 65% dalle imposte dell’Iperf o dall’Ires, nel caso di redditi di persone fisiche o di società. Per la sostituzione caldaia la detrazione fiscale prevista riguarda le spese sostenute per l’installazione di un apparecchio a condensazione e a biomassa. Si porterà a detrazione sino ad un massimo di 30 mila euro, comprese le prestazioni professionali. La cifra dovrà essere divisa in dieci rate uguali da spalmare in dieci anni nelle dichiarazioni dei redditi. Con la nuova Legge di Stabilità 2017 l’ecobonus per il miglioramento delle prestazioni energetiche è stato prorogato al 2021.
Per la sostituzione caldaia la detrazione fiscale potrà essere richiesta dopo che ci si rivolgerà ad un tecnico abilitato che dovrà asseverare, in apposita relazione, che i lavori siano stati eseguiti a norma e che la caldaia rispetti i requisiti richiesti. Dovrà anche descrivere l’intervento realizzato in apposite schede. Entrambi i documenti saranno poi trasmessi per raccomandata o per via telematica all’ENEA.
Per ottenere il beneficio fiscale basterà indicare nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute e i dati catastali dell’immobile in cui è stato eseguito l’intervento. Tuttavia occorre conservare alcuni documenti, nel caso di successivo controllo o richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate.La documentazione necessaria riguarderà la relazione del tecnico, la ricevuta di trasmissione all’ENEA, le fatture e i bonifici attestanti le spese sostenute per le opere. Per la sostituzione caldaia in un condominio si dovrà possedere la delibera di approvazione dei lavori da parte dell’assemblea condominiale e la ripartizione delle spese. Se l'intervento è stato effettuato da un inquilino diverso dal proprietario, occorrerà il consenso scritto da parte di quest’ultimo.
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