Il passaggio a un riscaldamento autonomo da parte di uno o più condomini non deve aggravare le spese di coloro che invece rimangono attaccati all'impianto centralizzato. In più gli interventi in tal senso non devono compromettere l'efficienza dell'impianto condominiale. Dal 18 giugno 2013 non è più necessario ottenere il benestare di tutta l'assemblea di condominio per poter effettuare il distacco: si trattava infatti di una procedura molto lunga, che causava spesso ritardi o litigi. Comunque i condomini che passano al riscaldamento autonomo devono continuare a pagare come tutti gli altri per le spese di messa a norma, conservazione e manutenzione straordinaria dell'impianto. Si deve dare un adeguato preavviso del distacco durante un'assemblea condominiale, documentando il fatto che il riscaldamento centralizzato non soddisfa le esigenze energetiche dell'appartamento.
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Una volta comunicato il prossimo distacco dall'impianto centralizzato è necessario scegliere attentamente la caldaia da installare nell'appartamento: si devono valutare le proprie esigenze energetiche e le caratteristiche dei vari modelli di impianto per poter scegliere la tipologia migliore in base ai propri bisogni. Le caldaie tradizionali funzionano a gas mentre quelle più moderne sono modelli a condensazione e si caratterizzano per consumi inferiori anche del 30% rispetto alle prime. Hanno prezzi superiori ma, oltre a ulteriori risparmi energetici, l'installazione di queste caldaie prevede la possibilità di ottenere importanti sgravi fiscali rientranti negli incentivi per l'efficienza energetica delle abitazioni. Infine tenete a mente che esistono casi particolari che prevedono limitazioni per il passaggio al riscaldamento autonomo: bisogna accertarsi che il regolamento edilizio comune non abbia vietato il distacco dall'impianto centralizzato.
Il riscaldamento centralizzato ha un minore impatto dal punto di vista dell'inquinamento, però anche quello autonomo consente un certo numero di vantaggi. Quello più immediato è la possibilità di gestire autonomamente la temperatura del proprio appartamento: questo permette di evitare tutti i possibili disagi derivanti dagli orari e dal periodo di accensione (in genere il riscaldamento centralizzato viene attivato a ottobre-novembre) e spegnimento dell'impianto. Queste decisioni vengono prese durante le assemblee condominiali e provocano spesso discussioni e fastidi per il fatto di dover sottostare a decisioni problematiche e in contrasto con le proprie necessità. L'adeguamento dei consumi alle proprie esigenze non comporta solo un miglior comfort abitativo, ma anche la possibilità di risparmiare per quanto riguarda gli importi delle bollette. In genere il risparmio si attesta sul 20%.
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