Le tegole marsigliesi

La Compagnia Gilardoni produttrice delle tegole marsigliesi

I fratelli Gilardoni ideatori delle "tegole ad incastro", denominate poi "tegole marsigliesi", fondarono la prima fabbrica nel 1835 a Altkirch, in Alsazia, la seconda nel 1864 a Dannemarie, che fu annessa alla Germania dopo la guerra del 1870. Un gruppo di collaboratori della Società Gilardoni fondò un terzo impianto nel 1873 nel Bois-du-Roi. Nel 1919 fu fondata la "Compagnia Gilardoni Brothers", che costruì due nuovi impianti, uno a Pargny-sur-Saulx nel 1925 e l'altro nel Retzwiller. Le fabbriche della "Compagnia Gilardoni Brothers" avevano il vantaggio essere assistite da una fitta rete di vie d'acqua e porti sui canali del Rodano-Reno in Alsazia e della Marne-Reno in Pargny. Nel 1920 le fabbriche di Pargny hanno cominciato ad esportare i loro prodotti in Inghilterra. La "Compagnia Gilardoni Brothers" ha partecipato e ritirato premi e onoreficienze in varie mostre a partire da quella di Parigi nel 1855 poi nelle Esposizioni universali del 1867, del 1889 del 1900 a Parigi e del 1908 a Londra.
Tegole Gilardoni o marsigliesi

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Le scanalature ad incastro delle tegole marsigliesi

Coppia di tegole marsigliesi Nel 1841 nel settore delle tegole per la copertura dei tetti avviene una rivoluzione con il risultato ottenuto dai fratelli Gilardoni, Joseph Theobald e Francis Xavier, con l'invenzione ed il brevetto delle Tegole marsigliesi, installate per la prima volta ad Altkirch, in Alsazia. Le tegole ebbero immediatamente un grande successo soprattutto nella copertura degli edifici industriali che erano sempre più numerosi. L'idea adottata dai fratelli Gilardoni consiste nel dotare di una scanalatura laterale le tegole a forma piatta, in modo di assemblarle le une alle altre semplicemente ad incastro. In seguito avviene un'evoluzione che porta alla duplicazione della scanalatura per rendere ancora più preciso e tenace l'ancoraggio reciproco delle tegole stesse. Le tegole marsigliesi risultano più leggere, facili da installare e più economiche.

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Le caratteristiche principali ed i vantaggi delle tegole marsigliesi

Copertura di un tetto con marsigliesi Attraverso la scanalatura, che in seguito viene duplicata e anche triplicata, le tegole marsigliesi si inseriscono l'una nell'altra garantendo la tenuta della copertura e contemporaneamente la stabilità delle piastrelle e del tetto. Le tegole marsigliesi, con le quali praticamente finisce l'era delle tegole costruite artigianalmente, consentono un'alta velocità d'installazione, richiedono l'utilizzo di un numero inferiore di elementi per metro quadrato, quasi dimezzando in questo modo il peso della copertura finale rispetto all'impiego delle tegole tradizionali. L'indicatore importante che emerge è il numero di tegole per metro quadrato, 13 o 14 a seconda del modello, per un peso di circa 40 kg, in contrapposizione a circa 70 kg per una copertura tradizionale di 40-50 tegole. Occorre aggiungere un fattore niente affatto trascurabile di un considerevole risparmio sul costo del lavoro per il montaggio.


Le tegole marsigliesi: Evoluzione e varie versioni

Marsigliesi dorso curvo Le tegole ad incastro ideate e brevettate dai fratelli Gilardoni si sono prestate in brevissimo tempo alla tecnologia di pressatura automatizzata e per questo motivo sono state chiamate tegole meccaniche. L'incastro che si veniva a stabilire tra loro esplicava una duplice funzione, di migliorare la stabilità e di facilitare l'evacuazione dell'acqua. Le tegole marsigliesi, che si adattano a tetti spioventi tra 25° e 60°, si sono poi evolute e rese disponibili in diversi colori, forme e dimensioni, piccole e più grandi, completamente piatte ma anche dotate di un dorso curvo, per adattarsi meglio alle diverse pendenze dei tetti e alle varie normative edilizie. Le tegole più piccole hanno la capacità di potere essere collocate su diversi tipi di tetto, anche con superficie leggermente curva.



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