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La scelta del piatto doccia deve avvenire dopo che si è deciso dove verrà posta la doccia nel bagno anche in base alla disposizione degli allacci. A seconda dell'ingombro a terra che avrà si opterà per una forma quadrata, angolare a semicerchio, rettangolare oppure rotonda. Per casi particolari si possono scegliere piatti doccia in acrilico che si possono tagliare su misura. C'è da tenere a mente che più il bordo sarà ridotto, tanto più dovrà essere ampio il foro di scarico perché il deflusso dell’acqua sia sempre rapido. Le tipologie di piatto doccia e i metodi di posa sono tre: quello tradizionale è da appoggio, cioè è rialzato rispetto al pavimento del bagno e poi si riabbassa all'interno formando una specie di gradino. Il piatto a filo pavimento è allo stesso livello del pavimento e crea una superficie continua mentre quello a incasso si trova a metà strada tra le due soluzioni precedenti: infatti è inserito in parte nel massetto, creando un bordo sottile.
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Una volta installato il piatto si può passare a scegliere il box doccia: per prima cosa si deve considerare lo spazio disponibile e il fatto se viene installato in un angolo del bagno, lungo una parete oppure al centro dell'ambiente. In commercio ne esistono diversi tipi, modelli e dimensioni, anche se a volte possono apparire simili tra loro: si va dalle misure standard minimal ai modelli extra lusso e, di conseguenza, anche i prezzi sono molto vari. In più si devono valutare quali siano le proprie esigenze personali. L'altezza standard si aggira sui 195-200 centimetri, quindi nell'ordine di acquisto è necessario indicare le dimensioni del box doccia, calcolate dopo l'installazione del piatto e il rivestimento della parete. La misura esterna è la distanza dal muro fino all'estremo punto di appoggio dell'orlo del piatto. Per quanto riguarda le misure interne, bisogna rilevare qual è la distanza tra il muro e il primo punto d'appoggio all'estremità del piatto. Se invece il piatto è a filo pavimento si calcola l’ingombro complessivo del piatto.
Anche le forme e materiali dei box doccia sono molto vari e in genere questi elementi possono essere installati anche da soli. La forma, il materiale, la struttura e il numero dei pannelli sono elementi distintivi immediati: mentre la forma dipende da quella del piatto doccia (quadrata, rettangolare o circolare), la scelta del materiale risponde per lo più ai propri gusti ed esigenze. Tra i pannelli più usati vi sono quelli in vetro trasparente, in genere associati a una struttura di alluminio che non si ossida e può essere adottata in varie forme. I pannelli in vetro serigrafato sono meno diffusi perché il processo di lavorazione che li rende così belli da vedere utilizza acidi che possono renderli più deboli. I pannelli in pvc sono più economici ed estremamente funzionali anche se hanno un impatto estetico leggermente inferiore rispetto al vetro. Molto apprezzati sono anche i pannelli in vetroresina o in vetro satinato: quest'ultimo garantisce una maggiore privacy.
I metodi di apertura della doccia sono molti e la loro scelta dipende non solo dai propri gusti ma soprattutto dagli spazi a disposizione. Se il bagno è molto ampio, si può semplicemente optare per l'entrata che si preferisce e che risulti più pratica: a battente, a soffietto, a scorrimento. Una doccia con porta a battente è più facile da pulire rispetto a una a scorrimento. In più si deve considerare se si ha una sola anta o più. L'entrata a battente è quella che richiede più spazio perché l'anta si apre verso l’esterno, quindi è difficile adottarla nei bagni di piccola metratura. In questi ambienti si usano docce con entrata a soffietto o a scorrimento: sono meno facili da pulire perchè lo sporco si accumula nei punti di snodo, ma spesso risultano l'unica soluzione. L'apertura a libro vede lo spostamento delle ante verso l’interno e necessita di uno spazio leggermente maggiore perché i pannelli si raccolgono di lato.
Una doccia può adottare un'asta a parete con doccetta oppure un soffione fisso: nel primo caso, quello tradizionale, la doccetta è collegata a un tubo flessibile e a un miscelatore. Nel secondo caso il soffione è l'unico elemento presente e viene applicato al soffitto oppure a parete a seconda delle caratteristiche del modello. Dato che è necessario un vano tecnico in cui posizionare tutti i componenti del soffione, a volte nel bagno si deve realizzare un controsoffitto. I soffioni possono essere a uno, a due o a tre getti: nel primo caso è soltanto a pioggia, nel secondo è a cascata e a pioggia, nel terzo è presente anche l'opzione rotante. La maggior parte di questi elementi funziona con l'acqua a una pressione da 0,5 a 5 bar. Praticamente tutte le doccette e i soffioni presenti in commercio hanno gli ugelli rivestiti in silicone per facilitare la rimozione del calcare.
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