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La cocciniglia è un insetto che si nutre della linfa delle piante, da cui trae qualsiasi elemento utile al suo sviluppo e alla sua vita. Visto che la linfa è in genere molto ricca di zuccheri, e povera di proteine, le cocciniglie ne assorbono ampie quantità, espellendo la gran parte degli zuccheri, tramite un fluido noto come melata. Il risultato è un rapido deperimento delle piante colpite da questi insetti, che si può manifestare con il disseccamento del fogliame, o anche con evidenti maculature gialle o brune nella zona in cui sono insediati gli insetti. La melata prodotta è altrettanto dannosa, in quanto risulta essere un ottimo terreno di coltura per muffe e batteri, come ad esempio la fumaggine: un fungo di colore bruno, che rovina il fogliame. La cocciniglia può arrivare a produrre due o tre generazioni all'anno, con numeri di nuovi nati molto elevati: le piante colpite possono giungere alla morte in brevi periodi di tempo. Le femmine trascorrono la loro intera esistenza ferme in un luogo, mentre le neanidi sono mobili e possono infestare rapidamente altre piante oltre a quella di partenza.
La consistenza e l'aspetto dello scudetto sotto cui si nasconde la femmina è uno dei metodi più rapidi per riconoscere la specie di cocciniglia che affligge una pianta; in particolare, il materiale degli scudetti è spesso utilizzato per denominare l'insetto stesso. Per questo motivo si sente spesso parlare di cocciniglia mezzo grano di pepe, il cui scudetto è costituito da una semi sfera di lacca di colore bruno. La cocciniglia cerosa ha invece scudetti costituiti da spessa cera di consistenza cremosa; la cocciniglia cotonosa forma dei ripari per le uova che sembrano minuscoli pennacchi di cotone. La peculiarità di queste protezioni sta nel fatto che, molto spesso, sono impenetrabili per la gran parte degli insetticidi più comunemente utilizzati e anche per i nemici naturali della cocciniglia. Permettono quindi all'insetto di sopravvivere nel corso del tempo, in modo decisamente molto efficace.
Come avviene per moltissimi altri insetti, anche la cocciniglia tende a svilupparsi in modo maggiore in alcune condizioni climatiche specifiche. In particolare è il caldo asciutto che favorisce la diffusione di questi insetti, che amano le estati siccitose e gli inverni miti. Molto spesso gli esemplari di cocciniglia tendono a svilupparsi sulle piante succulente, soprattutto quelle che, durante la stagione fredda, sono spostate in casa o in serra, dove il clima è particolarmente favorevole allo sviluppo dell'insetto. In situazione normale durante l'autunno piovoso, o durante un inverno mediamente freddo, le cocciniglie sospendono il loro ciclo vitale; le neanidi ancora in vita e i maschi muoiono, mentre le femmine si nascondono sotto le loro spesse protezioni. In questo modo la natura mantiene contenuto il numero di cocciniglie presente in un giardino.
Una volta che la cocciniglia si è insediata su una pianta conviene cercare di debellarla subito, questo perché una singola generazione di insetti non solo può portare alla morte della pianta attaccata, ma può anche spostarsi su quelle vicine. In un giardino con ampia infestazione di cocciniglie in genere si interviene a fine inverno, quando il clima è abbastanza mite ma le piante sono ancora in riposo vegetativo. Contro questi insetti si possono utilizzare insetticidi di vario genere, che conviene mescolare a dell'olio bianco, che permette di sciogliere i ripari prodotti dalle femmine. Contro la cocciniglia è possibile sfruttare anche la lotta biologica, utilizzando i principali nemici naturali di questo insetto, ossia le larve di coccinella. In molti casi annaffiature regolari della chioma delle piante portano ad una drastica riduzione degli esemplari presenti. Se ad essere infestate sono le piante da appartamento, in molti casi conviene semplicemente rimuovere le femmine, con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.
Anticamente la cocciniglia era utilizzata per estrarre un colorante rosso, da utilizzare negli alimenti. Solo alcune specie permettono di produrre il rosso cocciniglia, il classico colore rosso di un famoso liquore. Questo tipo di uso tradizionale deriva dalle tradizioni delle antiche popolazioni centro americane, che a tale scopo allevavano le cocciniglie, sfruttando la predilezione dell'insetto per le piante con tessuti morbidi e succosi. Per gli allevamenti di cocciniglia si utilizzano le piante di opuntia, dove ampie popolazioni degli insetti non compromettono la salute delle piante. La rimozione delle pale con popolazioni maggiori ne permette un rapido distacco. Gli insetti vanno poi essiccati e preparati per l'estrazione del colore. La produzione di cocciniglia è ancora oggi attiva, anche se tale colorante, rispetto ai prodotti di sintesi, ha un prezzo molto più elevato.
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