Molto più semplice e veloce della carta abrasiva e della levigatrice elettrica è utilizzare la sverniciatura "a caldo". Questo metodo richiede però una certa perizia per non rovinare con il calore il legno da tinteggiare. Si utilizza una pistola termica, e si indossano le protezioni: occhiali e mascherina e si tiene a portata di mano una bottiglia d'acqua...non si sa mai. Occorre posizionare la pistola termica a circa 15/20 cm sopra la superfice da sverniciare e si sposta lentamente il getto caldo sull'area da trattare, facendo attenzione ad eventuali segni di bruciatura, che indicano che si sta insistendo troppo sulla zona e la si potrebbe danneggiare. Si continua da lato a lato e su e giù, fin quando la vernice non cambia consistenza e comincia a raggrinzirsi e a formare piccole bolle. A questo punto con l'aiuto di una spatola larga si possono rimuovere i residui di vernice. Conviene trattare piccole aree per volta fin quando non si è pulita l'intera superfice. Questo metodo non solleva polvere e solo i piccoli residui di vernice che la pistola termica non ha sollevato possono essere raschiati con la carta abrasiva a grana sottile.
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Quando il tipo di vernice da rimuovere lo permette è possibile utilizzare gli sverniciatori chimici. La procedura di applicazione è la stessa per la maggior parte degli sverniciatori ma i dettagli possono variare, quindi bisogna sempre seguire le istruzioni prima di ogni utilizzo. Questi prodotti possono essere liquidi o in spray e di solito sono utilizzati quando la vernice da pulire è composta da più strati. Lo sverniciatore va spennellato sulla vernice da rimuovere seguendo sempre la stessa direzione e non ripassando mai dove si è già depositato uno strato di sverniciatore. Quando la vernice si è ammorbidita si può usare un raschietto per rimuoverla completamente. I residui possono essere eliminati con un panno imbevuto di solvente. Sverniciare il legno con questo metodo è semplice e veloce ma è sempre preferibile trattare una piccola parte ed accertarsi del tipo di reazione finale. In alcuni casi infatti il legno assorbe piccole quantità di sverniciatore che poi influenzano la verniciatura successiva. Per evitare questo, in alcuni casi si può trattare il legno sverniciato con petrolio bianco.
Ogni lavoro di sverniciatura è diverso e tutti gli approcci rivelano vantaggi e svantaggi. L'utilizzo della carta abrasiva e dei dischi con la levigatrice, anche inumidendo la superfice genera polvere. Pur essendoci strumenti dotati di aspiratore o sacchetto raccogli polvere ci sono le vibrazioni e il rumore costante della levigatrice: è un metodo che conviene utilizzare quando la vernice appare molto rovinata e potrebbe essere scrostata in gran parte con un raschietto. La pistola termica ha il grande svantaggio di essere a rischio incendio, mentre gli sverniciatori chimici sono di diversi tipi. Quelli a base di cloruro di metilene sono molto efficaci, ma da usare con grande cautela perché sono prodotti caustici. Quelli "ecologici", come quello a base di arancia, non è detto che funzionino e comunque hanno un'azione molto lenta. I migliori sverniciatori sono quelli che rompono il legame tra la pittura e il substrato, anzichè sciogliere la vernice, questi però possono essere tossici e non vanno mai utilizzati senza protezioni: si spruzzano la sera e si lasciano riposare tutta la notte: la mattina la vernice si stacca sottoforma di film gommoso con l'aiuto di una spatola lunga.
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