Il rifacimento del tetto è un intervento importante e periodico che deve durare più anni possibile e ha un costo parecchio elevato che dipende dalle idee per ristrutturare casa che si hanno, scegliendo di impermeabilizzarlo o anche di isolarlo. È un'operazione per ristrutturare casa che va affidata a un'azienda che fornisca una garanzia pluriennale sulla qualità del lavoro. Prima di tutto bisogna smantellare il tetto vecchio e il costo comporterà anche lo smaltimento dei rifiuti. Dopo una prima pavimentazione, va posto in opera lo strato impermeabilizzante ed eventualmente pannelli di materiale isolante di poliuretano. Se esistono le condizioni opportune, sul tetto si possono installare dei pannelli fotovoltaici e beneficiare degli incentivi fiscali per gli interventi di miglioramento energetico edilizio. Attualmente il limite massimo di spesa per il quale si può avere la detrazione fiscale per il rifacimento del tetto è di 96.000 euro per spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016. La percentuale di detrazione è del 50% per la ristrutturazione e del 65% per l’isolamento termico che comporti un risparmio energetico di tutto l'edificio.
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Una volta ottenuti tutti i permessi necessari per ristrutturare casa, ci si può informare sui costi per ristrutturazione casa al mq e coloro che hanno una certa competenza possono cimentarsi nel ristrutturare casa fai da te. Uno degli ambienti che danno più soddisfazione agli amanti del bricolage è il giardino o in alternativa il terrazzo. I fortunati che hanno la possibilità di poter gestire un'area verde, oltre che sbizzarrirsi con tutte le tipologie di piante decorative da installare e curare, possono creare aree esterne di soggiorno e relax senza particolari vincoli urbanistici. Le casette in legno prefabbricate non necessitano di autorizzazioni comunali e sono un ottimo riparo per gli attrezzi o un garage per biciclette e motorini. La ristrutturazione edilizia delle aree verdi comporta delle agevolazioni fiscali con una detrazione in percentuale. Per spese da 2.000 a 30.000 euro in aree private e da 5.000 a 50.000 in condomini, il bonus fiscale arriva al 36%. I decreti legge sulle agevolazioni fiscali sono variabili e i lavori devono apportare una miglioria dell'estetica e della qualità della vita, riducendo l'impatto ambientale della casa.
Quando si pensa di apportare delle migliorie all'abitazione, si deve badare essenzialmente alla qualità della vita e i migliori consigli per ristrutturare casa riguardano proprio questo aspetto. In base agli incentivi fiscali, che variano annualmente e in base all'ubicazione dell'appartamento, si potranno scegliere le cose che conviene o meno ristrutturare. Sono consigliabili migliorie sulle pareti domestiche, mantenendo in piena efficienza del tetto e gli infissi. Questo inciderà sulle bollette della luce e del gas, perché quando i serramenti funzionano male i costi per mantenere una temperatura adeguata aumentano. Gli elementi da considerare per acquistare degli infissi di qualità sono parecchi e non da ultimo c'è quello della sicurezza, specialmente se si abita ai piani bassi. Un intervento importante che comporta anche un bell'incentivo fiscale è la sostituzione della porta di casa. Una porta blindata esterna va installata secondo la sagoma preesistente, mentre quella interna può essere montata ex novo. La sostituzione delle finestre e della porta comporta delle detrazioni Irpef, sempre che siano conformi alle normative edilizie locali.
Quando si tratta di ristrutturare casa consigli che vadano bene per tutti non si possono dare, perché le condizioni dipendono da una molteplicità di fattori che non sono per tutti uguali. L'unica cosa universale sono gli incentivi statali che variano da Comune a Comune ma le regole per poterne usufruire sono valide in tutta Italia. La nuova legge di stabilità dice che gli interventi eseguiti fino al 31 dicembre 2016 possono essere detratti nella misura del 65% se riguardano un miglioramento dell'efficienza energetica o un adeguamento antisismico. Per una spesa massima di 10.000 euro si possono detrarre le spese per nuovi mobili ed elettrodomestici. La detrazione Irpef è pari al 36% e, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016, sale al 50%. Per gli interventi di recupero edilizio, manutenzione ordinaria e straordinaria, si applica l'aliquota Iva agevolata del 10%. Le detrazioni spettano al proprietario, ai parenti conviventi o all'inquilino che ha sostenuto le spese. La detrazione viene fatta sulle spese e gli oneri di urbanizzazione, che devono essere documentate con pagamento tramite bonifico bancario o postale che indichi il codice fiscale del beneficiario.
L'elenco completo dei lavori per i quali si possono richiedere i rimborsi all'Agenzia delle entrate si può trovare nel sito ufficiale. Tra essi rientrano anche quelli per la messa in sicurezza degli edifici, in particolare quelli residenti in zone ad elevato rischio sismico. Chi acquista un immobile sul quale siano stati già fatti interventi di ristrutturazione, diviene automaticamente beneficiario dei rimborsi statali. Chi fa i lavori in proprio ha diritto solamente al rimborso dei materiali usati e la procedura per la richiesta è uguale per tutti. Se è prevista dalla normativa locale, prima di iniziare i lavori bisogna inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla ASL e poi pagare tutte le spese con un bonifico postale o bancario. Nel bonifico devono essere scritti la causale e i codici fiscali o partita Iva di chi commissiona i lavori e di chi li esegue e nella dichiarazione dei redditi vanno indicati i dati catastali dell'immobile e gli estremi di registrazione dell’atto di chi ne è il detentore. Bisogna essere in possesso di alcuni documenti ed esibirli se richiesti, come le ricevute di pagamento dell’IMU, fatture e ricevute fiscali delle spese e dei bonifici pagati.
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