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Come abbiamo già accennato prima, la caldaia a condensazione è da preferire a quella tradizionale perchè è più efficiente. Dal punto di vista tecnico, la maggior resa dipende dal recupero del calore dei fumi prima che vengano espulsi attraverso il camino. Nelle caldaie tradizionali, per evitare che la condensazione dei fumi rovini la caldaia stessa, questi vengono eliminati, con tutto il vapore acqueo contenuto al loro interno, tramite il camino. Nel modello a condensazione, invece, il calore dei fumi viene recuperato e riutilizzato per preriscaldare l'acqua in ingresso nella caldaia. In tale modo la temperatura dei fumi in uscita si attesta sui 40°, un valore notevolmente più basso rispetto ai valori delle caldaie ad alto rendimento (160°) e di quelle tradizionali (200° - 250°).
I fumi a bassa temperatura vengono espulsi con l'aiuto di un ventilatore installato a monte del bruciatore. Radiatore elettrico norvegese NOBO 1500W, ideale fino a 20 m², completo di termostato digitale NCU-2Te conforme alla Normativa Eurepea ErP 2018 Prezzo: in offerta su Amazon a: 270€ |
La tipologia a condensazione è la scelta ideale se la spesa annuale per l'acqua calda sanitaria e per il riscaldamento è elevata, circostanza che di solito si verifica nelle case di grandi dimensioni. Nelle caldaie migliori, si riescono ad ottenere rendimenti che raggiungono quasi il 110%. Inoltre, grazie alle tecnologie di costruzione utilizzate, quando una caldaia tradizionale viene sostituita con una a condensazione, è possibile installarne una di potenza inferiore. Ovvero, se in una abitazione è presente una caldaia tradizionale di 30kW, può essere cambiata con un modello a condensazione da 25 kW, e una diminuzione dei consumi del 15% circa. Inoltre, dal momento che quella a condensazione ha un rendimento maggiore, del 16/17% rispetto alla tradizionale, il risparmio totale in bolletta sale al 30% circa e oltre. Fonte: forbes.com
Abbiamo visto che il vantaggio principale dell'installazione di una caldaia a condensazione è economico. Certo, la spesa iniziale è superiore rispetto a quella tradizionale, ma è stato stimato che l'ammortizzamento dei costi avvenga in sette anni, durante i quali le spese energetiche si abbassano del 30%. Un altro aspetto positivo è la possibilità di avere incentivi statali per l'installazione della tipologia a condensazione. Sfruttando le detrazioni fiscali del 65%, il recupero dell’investimento può avvenire in tempi ancora più brevi rispetto a quelli prospettati, attorno ai tre anni. Infine non bisogna sottovalutare la riduzione dell'impatto ambientale: con le caldaie a condensazione si riducono in maniera significativa le emissioni di gas dannosi come l'anidride carbonica e l'ossido di azoto, favorendo la diminuzione dell’inquinamento urbano. Fonte: crops4energy.co.uk
Il 26 settembre del 2015 è entrata in vigore la cosiddetta normativa Eco-Design, che recepisce una direttiva europea emanata nel 2005. Secondo tale normativa, a partire dalla data indicata, per i produttori non è più stato possibile commercializzare modelli di caldaia tradizionale o di bassa classe energetica.
Inoltre è entrato in vigore l'obbligo di immettere sul mercato caldaie dotate della nuova etichetta energetica che ne evidenzia la classe di efficienza, compresa tra A++ e G.Una volta terminate le scorte di magazzino di modelli tradizionali, per il cittadino è diventato obbligatorio acquistare i modelli a condensazione da installare nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni. Questo obbligo vale per gli edifici mono-familiari e per gli edifici con più unità abitative dotate di scarico in canna collettivo.Sono diversi i fattori che incidono sui prezzi delle caldaie a condensazione. Il primo è la potenza dell'apparecchio, che dipende sostanzialmente dall'ampiezza degli ambienti da riscaldare e dalla necessità o meno di produrre acqua calda sanitaria.
Se la caldaia viene usata solo per riscaldamento, in un appartamento di dimensioni comprese tra gli 80 e i 120 mq la potenza necessaria oscilla tra i 7 e i 12 kW circa, in base alla zona climatica in cui si trova l'immobile e al suo livello di isolamento termico.Nel caso, molto più diffuso, di produzione di acqua calda, la potenza varia tra i 15 e i 35 kW, a seconda del numero di bagni da servire.Per potenze di 20-24 kW i prezzi medi dei modelli base si aggirano sui 1000 euro, mentre per potenze di 30-35 kW si arriva a un massimo di 1800 euro.Se invece c'è la necessità di funzionalità più evolute, come la centralina collegata ad una sonda esterna, i prezzi sono destinati a salire.
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