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Per quanto riguarda le tipologie delle travi in legno di castagno occorre fare delle distinzioni degli alberi da cui si prende la materia prima. Ogni specie ha delle caratteristiche che la rendono differente rispetto alle altre. Il castagno europeo ha un colore molto scuro ed è anche tra i più pregiati dato che ha dei bassi coefficienti sia di ritiro che di dilatazione. È poi molto resistente all’umidità. Il castagno giapponese invece ha delle dimensioni inferiori, quindi le travi che possono essere prodotte hanno poca altezza e può essere sia selvatico che coltivato. Ha un basso potere calorico grazie alla presenza dell’acido tannico. Il castagno americano è più chiaro ma poco utilizzato per via di un batterio che ha condotto alla morte di molti esemplari. Nonostante queste tipologie di travi siano realizzate con legni differenti esse hanno in comune la robustezza e l’impiego che è sempre più frequente in campo edilizio.
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Le caratteristiche delle travi di castagno sono tante. Prima tra tutte la resistenza alla trazione, alla torsione e alla compressione. Anche sotto sforzo mantiene inalterate le sue sembianze anche con il passare del tempo. È un legno che ha poi una predisposizione molto alta a non essere scalfito da eventuali urti. Per quanto riguarda il colore è variabile in base alle specie. Si passa dal bianco al giallo, fino al bruno. Ha poi un’elevata porosità soprattutto se si tratta di una trave il cui materiale appartiene ad un albero secolare. Basti pensare che il castagno ha una vita media di circa 800 anni. Si tratta però di un legno che non viene curvato senza fare sforzi. Affinché le travi si mantengano inalterate con il passare del tempo è necessario avere una certa accortezza nella pulizia che non deve mai avvenire con prodotti troppo aggressivi e con troppa acqua.
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