Copertura tetto ventilato

Che cos'è la copertura tetto ventilato

La copertura tetto ventilato viene chiamata anche sistema freddo e si distingue dalle classiche soluzioni per garantire, oltre alla protezione degli ambienti sottostanti dagli agenti atmosferici e dalle infiltrazioni d’acqua, anche un notevole isolamento termico. In questo modo si evita che il calore non si disperda all’esterno. Questa tipologia è costituita da elementi termoisolanti, uno strato termoisolante e uno di ventilazione posati sulla struttura portante oppure sul supporto in pannelli prefabbricati, calcestruzzo gettato in opera, lamiere metalliche oppure misto laterocemento. È presente anche una barriera al vapore per proteggere la casa dalle infiltrazioni di umidità. La copertura tetto ventilata viene chiamata in questo modo perché lo strato isolante è separato dalla sovracopertura in legno da uno spazio di ventilazione. In genere si applica il manto impermeabile direttamente sulla sovracopertura e si creano aperture di areazione sul manto di copertura in corrispondenza del colmo e della gronda. Si tratta di una soluzione che si sta diffondendo sempre più nelle costruzioni residenziali e nel caso di tetti a falda e di coperture in legno.
Copertura tetto ventilato

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Come realizzare una copertura tetto ventilato

Come isolare il tetto Quando si deve realizzare una copertura tetto ventilato bisogna creare uno strato di ventilazione attraverso un’ intercapedine dallo spessore uniforme tra il manto di copertura e lo strato sottostante. È necessario seguire quanto previsto dalla normativa UNI 9460 che determina la sezione di flusso per avere intercapedini efficaci. Infatti, per ridurre la penetrazione dell’afa estiva all’interno della casa, la camera di ventilazione deve essere di 550 centimetri quadrati netti per metro lineare in caso di falde lunghe al massimo 7 metri e con pendenze del 30-35%. Invece per contrastare la forte presenza di umidità è bene adottare soluzioni pensate appositamente per eliminare il vapore d’acqua che si accumula nella copertura. In questo caso la copertura tetto ventilato deve avere un’intercapedine con uno spessore tale da garantire che ci sia una sezione libera di 200 centimetri quadrati almeno per metro lineare. In ogni caso lo strato di ventilazione deve essere correttamente dimensionato in modo da assicurare un funzionamento efficace ed efficiente, prevenendo la formazione di fenomeni di condensa che abbassano il livello di comfort abitativo.

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Copertura tetto ventilato: I vantaggi

Copertura tetto Adottare una copertura tetto ventilato significa mantenere asciutto il materiale isolante durante l’inverno e abbassare la temperatura interna durante l’estate: infatti l'aria fresca penetra nell’intercapedine dalla linea di gronda, assorbe il calore della struttura e fuoriesce dal colmo. Di conseguenza gli elementi adottati durano molto più a lungo in questo modo perché sono sottoposti a temperature meno alte, si asciugano rapidamente e ci sono meno rischi di rotture a causa delle gelate. In genere la copertura tetto ventilato ha lo scopo di rendere abitabili i locali sottotetto: può essere adottato nelle costruzioni ex novo oppure quando si ristruttura un edificio. In questo caso si applicano appositi pannelli al di sotto del tetto a falda, così da creare un’intercapedine di aria lungo la falda che abbia uno spessore omogeneo. Il suo scopo è evitare che si accumuli aria a temperature diverse oppure che nel sistema tetto si formino strozzature a causa delle quali l’aria non riesca a circolare liberamente.



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