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L'energia eolica nasce dalla forza cinetica del vento, considerato un elemento imprescindibile del clima sul nostro Pianeta, perché non esiste luogo dove esso non possa soffiare. Non a caso, sin dai tempi più antichi la possibilità di usare la sua forza per creare energia è stata chiara all'uomo, ad esempio con l'utilizzo delle vele per muovere le imbarcazioni e delle pale per i classici mulini. Il termine "eolica" deriva da Eolo, mitologicamente il dio del vento. Tramite l'energia eolica, ad oggi, si produce molta energia elettrica. Come avviene questo? Grazie alle pale di particolari eliche. Il vento le attraversa e le fa ruotare. La rotazione in questione produce energia di tipo meccanico, trasformata poi in energia elettrica. Il tutto avviene grazie a mulini a vento moderni, gli aerogeneratori.
Gli aerogeneratori sono i dispositivi che trasformano l'energia eolica in energia elettrica. Ma come funzionano gli aerogeneratori? Benché ne esistano di vari tipi, ognuno è dotato di un generatore che "cattura" l'energia cinetica del vento. Questo avviene solo quando la forza del vento è compresa tra i 4 e i 25 metri al secondo. Al di sotto di questo limite, infatti, non parte. Al di sopra, gli aerogeneratori vengono spenti per motivi di sicurezza. Gli aerogeneratori di ultima generazione sono dotati di pale mobili. Queste sono inclinabili a differenti inclinazioni proprio in base a quello che è il parametro fondamentale, ovvero la velocità del vento e la sua direzione. Man mano che questa varia anche le pale variano di inclinazione. Il vantaggio è che si sfrutta più energia eolica e di conseguenza di produce maggiore energia elettrica.
Le wind farm sono letteralmente le fattorie del vento. Per creare una wind farm è necessario collegare tra loro diversi aerogeneratori. Le dimensioni di queste wind farm vanno valutate in base alle dimensioni degli aerogeneratori che le contraddistinguono. Considerato che quelli di medie dimensioni hanno pale lunghe una ventina di metri e che ognuno viene posto a circa 200 metri dall'altro, si può capire la reale dimensione di una wind farm. Le wind farm cosiddette onshore sono quelle che si trovano sulla terra ferma. La più grande è in Texas, con quasi 800 Mega Watt di potenza. In Europa la potenza media è di circa 322 MW. Le wind farm offshore, invece, si trovano in mare, e spesso anche nei laghi di grandi dimensioni. La più grande si trova in Gran Bretagna, sul Tamigi, con una potenza di circa 630 MW.
Sempre più spesso di sente parlare di minieolico. Ma cos'è precisamente il minieolico? Si tratta di impianti che hanno una potenza che parte da un minimo di 2 Kw e arrivano a un massimo di 200 Kw. Utilizzare il minieolico sembra essere una scelta che porta diversi vantaggi. Risulta inoltre essere di vasta applicazione, essendo molti gli ambiti di interesse. Di seguito se ne possono evincere alcuni. Innanzitutto servono per alimentare le utenze più o meno isolate (il cosiddetto off-grid), le abitazioni, le imprese di medie e piccole dimensioni, le antenne, i ripetitori e in generale tutto quello che ha a che vedere con il settore delle telecomunicazioni. Rientrano, poi, tra le applicazioni del minieolico anche i sistemi che pompano le acque e dissalano quelle di mari ed oceani. E' possibile, poi, procedere alla vendita dell'energia elettrica in eccesso o conservarla per necessità successive quando magari la produzione sarà minore.
A che punto è l'energia eolica in Italia? E' da metà degli anni Novanta che si utilizza, anche se in principio le quantità erano davvero esigue. Si partiva da 6 Gwh. Oggi il settore ha fatto notevoli balzi in avanti, specie se si considera che le quantità ammontano a circa 15200 Gwh. Da indagini abbastanza recenti risulta che l'Italia si colloca, per la produzione di energia elettrica sfruttando l'energia eolica, al nono posto. Una posizione sicuramente di tutto rispetto. Parchi eolici sono presenti nelle varie regioni del Paese, da nord a sud, sempre considerando, comunque, che le Alpi, ostacolando i venti, non consentono alle regioni di poter sfruttarne la forza come sarebbe meglio. Al sud e sugli Appennini le cose vanno meglio. La Puglia (nel 2014) ha prodotto gran parte della potenza eolica italiana, seguita da Sicilia, Campania e Calabria.
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